Profili processuali e normative comunitarie

30/04/2015

Regime delle nullità e mancata traduzione degli atti per indagato di cittadinanza straniera

A seguito della notifica a una propria assistita (di etnia cinese) di un avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415-bis c.p.p., questa Difesa procedeva nel corso dell’udienza preliminare a eccepire in via preliminare la nullità di tale avviso e, conseguentemente, della richiesta di rinvio a giudizio, per mancata traduzione.

La Difesa ha, sul punto, diffusamente motivato: la nullità dei già citati atti (ivi compreso il verbale di elezione di domicilio), inquadrata tra quelle a regime intermedio, palesa in sé una violazione del diritto di difesa. Tale principio è stato riconosciuto da univoca giurisprudenza della Suprema Corte, che ha a sua volta progressivamente attuato gli orientamenti della Corte costituzionale nonché del dettato CEDU.

Oggi come noto il principio è scolpito nell’art. 143 c.p.p. novellato dal d. lgs. 32/2014.




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